SOMA Segnale neuronale Invadente
Installazione site-specific Stanza n° 29 - Forte Carpenedo, Mestre
120 Aghi, 450 metri di filo di lana, stanza n° 29, luce alogena, installazione audio
Dimensione stanza: metri 12 x 2 - h 2 metri
Anno 2013
Soma / Segnale Neuronale Invadente è un'installazione che si sviluppa in tre parti: una stanza, dei suoni, molti neuroni.
Parte 1: Stanza n° 29
Il cranio è composto da esattamente 29 ossa.
Tra le altre cose, in simbologia il numero 29, sommandone le cifre, diventa undici che è un numero mastro, simbolo visionario e profetico, che vede la visione assieme all'idealismo, considerato come la via della maturità spirituale e della conoscenza oltre il limite della comprensione umana.
Associato ai segreti e ai legami, unisce insieme sia il maschile che il femminile che gli altri opposti.
Mente e corpo saranno tra questi?
Parte 2: Installazione audio
Una serie di rumori, brusii e battiti simboleggiano ciò che avviene nella nostra mente o nel sottosuolo del terreno.
Un ambiente sonoro disordinato, impolverato e caotico quindi, in cui però il corpo è ben presente e batte in un crescendo di pulsazioni cardiache che portano presto al collasso. I suoni continuano però in un loop infinito, lasciando i sentori di un déjà vu imprevisto.
Parte 3: Installazione site-specific di fili
Un intreccio disordinato, ma solo in apparenza, di neuroni, di connessioni infinitesimali, di legami che costituiscono proprio il corpo e di cui ne regolano non solo la muscolatura, il dolore, ma anche la memoria e la conoscenza.
Parliamo dei neuroni, più nel dettaglio del Soma, che è infatti proprio il nucleo di queste piccolissime, ma fondamentali, componenti necessarie sia alla vita stessa che alla percezione.
In sostanza anche la mente, e direi in egual misura in questo caso, è la protagonista.
E come dice Alexander Lowen, è necessario arrendersi al corpo perchè la volontà non funziona con esso.
Una luce, forte, quasi solare, illumina la finestra della stanza dall'esterno. La finestra, l'occhio della mente, è chiusa, ma la luce vi penetra dentro, infrangendo i confini della mente stessa, ricordando che la realtà aspetta di riconciliarsi con la visione. E i neuroni con le loro ombre si duplicano, si moltiplicano, crescono in una stanza buia.
[…] Del resto, possiamo sempre cercare una relazione tra l’infinitamente grande con l’infinitamente piccolo.
Ebbene, le costellazioni rappresentate nelle opere di Nicole Voltan sussistono nella nostra galassia formata da un numero di stelle stimate intorno a circa 200 miliardi: un infinitamente grande sistema con confini fisici inimmaginabili.
Viceversa, il numero delle cellule che costituiscono il tessuto nervoso di un cervello umano – ossia i neuroni – variano dai 10 ai 100 miliardi (perché anche il cervello, come l’universo, tende a crescere/espandersi nelle cellule che lo compongono per tutta l’esistenza della persona).
Considerando, poi, che ad ogni neurone corrispondono almeno 100mila sinapsi […] si arriva a numeri davvero importanti e di difficile assimilazione per l’uomo [...]
L’artista crea, così […] trame sottilissime come connessioni che riproduce collegando aghi [...] che altro non sono, in una scala infinitesimale, le sinapsi che avvengono nel cervello umano congiungendo tutta la rete neuronale.
Il cervello umano, quindi, come galassia, riproduzione ridotta di un sistema “che tende all’infinito [...]"
Paolo Di Pasquale per ART A PART OF CULT(URE), 11 marzo 2013
http://www.artapartofculture.net/2013/03/11/nicole-voltan-trame-luce-infinito/